24.
Belgian Ale
Questa categoria include ale
altamente aromatiche belghe e francesi da maltose a equilibrate.
24A.
Witbier
Impressioni generali: ale di
frumento rinfrescante, elegante, gustosa e moderatamente alcolica.
Aroma: moderata dolcezza di
malto (spesso con note di miele e/o vaniglia) assieme ai lievi aromi speziati e
di cereale del frumento, uniti a un tocco di asprezza. Moderato profumo di
coriandolo, spesso con complesse note erbacee, speziate o pepate come
sottofondo. Fruttato moderato di buccia di limone o arancia. Un leggero aroma
di luppolo speziato-erbaceo è opzionale, ma non deve mai coprire le altre
caratteristiche. Sono inappropriati aromi vegetali, di sedano o prosciutto. Le
spezie devono miscelarsi bene con gli aromi fruttati, floreali e dolci e mai
essere troppo forti.
Aspetto: colore da paglierino
chiarissimo a dorato molto chiaro. La birra è alquanto torbida per l’amido e/o
il lievito che le danno un’apparenza lattiginosa, giallo-biancastra. Schiuma
densa, bianca quasi come panna e con ritenzione molto buona.
Gusto: piacevole gusto
maltato-dolce (spesso con note di miele e/o vaniglia) insieme a un fruttato di
buccia d’arancia o agrume. Fresca, rinfrescante con finale secco e spesso
aspro. Può inoltre avere un leggero gusto di pane. Può avere una leggerissima
acidità lattica. Sono comuni gusti erbacei-speziati di coriandolo o altre
spezie, ma devono essere lievi ed equilibrati e non coprire gli altri gusti. Il
gusto di luppolo speziato-terroso varia da nullo a basso e, se percepibile, non
deve ostacolare le spezie. L’amaro di luppolo è da basso a medio-basso, non
interferisce con i gusti rinfrescanti di frutta e spezie e non persiste nel
finale. Non deve essere presente l’amaro della parte bianca della buccia
d’arancia. Sono inappropriati aromi vegetali, di sedano, prosciutto o sapone.
In bocca: corpo da
medio-leggero a medio spesso con una delicatezza e leggera cremosità originate
dal frumento non maltato e dall’occasionale avena aggiunta. Nonostante il corpo
e la cremosità, il finale risulta secco e spesso un po’ aspro. Carattere
effervescente per la elevata carbonazione. È rinfrescante per la carbonazione,
per la leggera acidità e per la mancanza di amaro nel finale. Nessuna asprezza
o astringenza causate dalla parte bianca della buccia d’arancia. Non deve
essere troppo secca e acquosa, ma neppure densa e pesante.
Commenti: è variabile la
presenza, il carattere e il grado di speziatura, insieme all’acidità lattica.
Birre apertamente troppo speziate e/o acide non sono buoni esempi dello stile.
Certe varietà di coriandolo possono dare caratteristiche inappropriate di
prosciutto o sedano. La birra tende ad essere delicata e non invecchia bene,
quindi gli esempi più giovani, più freschi e trattati adeguatamente sono i più
desiderabili. La maggior parte di questa tipologia si assesta intorno ai 5%
ABV.
Storia: stile belga vecchio di
400 anni, che era scomparso negli anni ’50, ma che rinacque grazie a Pierre
Celis alla Hoegaarden e col tempo è cresciuto costantemente in popolarità, sia
presso i moderni produttori artigianali che tra i produttori per il mercato di
massa che la considerano una birra estiva un po’ fruttata.
Ingredienti: circa il 50% di
frumento non maltato con il 50% di malto d’orzo chiaro (di solito Pils)
costituiscono la lista dei cereali. In alcune versioni si può usare fino al
5-10% di avena cruda. Caratteristico l’utilizzo di coriandolo macinato di
fresco e curaçao o talvolta buccia d’arancia, che fanno da complemento
all’aroma dolce e sono parecchio caratterizzanti. Si possono usare altre spezie
(camomilla, cumino, cannella, grani del paradiso per aggiungere complessità, ma
devono essere molto meno identificabili. Molto caratteristico il lievito ale
con tendenza a produrre morbidi gusti speziati. In alcuni casi si fa una
limitatissima fermentazione lattica o si aggiunge vero e proprio acido lattico.
Confronti di Stile: basso
livello di amaro con equilibrio simile alla Weissbier, con il carattere
speziato e agrumato derivante da ingredienti aggiunti, piuttosto che dal
lievito.
Numeri: OG: 1.044 –
1.052
IBUs: 8 – 20 FG: 1.008
– 1.012
SRM: 2 – 4 ABV: 4.5
– 5.5%
Esempi commerciali: Allagash
White, Blanche de Bruxelles, Celis White, Hoegaarden Wit, Ommegang Witte,
St. Bernardus Witbier,
Wittekerke
Tag: forza standard, chiara,
alta fermentazione, europa occidentale, stile tradizionale, famiglia birre di
frumento, spezie.
24B.
Belgian Pale Ale
Impressioni generali: ale
belga moderatamente maltata, lievemente fruttata, facile da bere e di color
rame che la rende in qualche modo meno aggressiva, nel profilo gustativo, di
molte altre birre belghe. Il carattere del malto tende ad essere leggermente
biscottato con un lieve tostato, di miele o caramello. Il carattere fruttato è
percepibile ed è complementare al malto. Il livello di amaro è generalmente
moderato e può sembrare anche minore a causa del ricco profilo del malto.
Aroma: moderato aroma di malto
che può essere una combinazione di
tostato, biscottato, nocciola con note lievi di caramello o miele.
Fruttato da moderato a moderatamente alto, con sentori di arancia o pera; aromi
di luppolo da bassi a moderatamente alti (floreali, erbacei o speziati) da
bassi a moderati, che si possono miscelare in sottofondo con i fenoli pepati e
speziati. Nell’equilibrio generale la luppolatura è bassa rispetto al maltato e
al fruttato.
Aspetto: colore da ambrato a
ramato con ottima limpidezza. Schiuma cremosa e massiccia, di colore bianco che
spesso svanisce più rapidamente delle altre birre belghe.
Gusto: inizialmente ha un
moderato e morbido gusto maltato unito a un profilo variabile di note tostate,
biscottate, di nocciola e lievi sentori di caramello e/o miele. Fruttato da
moderato a moderatamente alto, talvolta di pera o arancia e lieve carattere (da
basso a medio-basso) di luppolo speziato, erbaceo o floreale. L’amaro di
luppolo oscilla da medio-basso a medio-alto e può essere evidenziato da
quantità (da basse a molto basse) di fenoli pepati. Ha un finale da secco a
bilanciato, con i luppoli che diventano più pronunciati nel retrogusto rispetto
alle birre con un finale più secco. Equilibrio generale ben bilanciato, senza
nessun elemento che emerge. Il maltato e il fruttato sono più evidenti
all’inizio, mentre l’amaro e il carattere secco fanno da supporto successivo.
In bocca: corpo da medio a
medio-leggero. Palato morbido. Il livello di alcol è contenuto e, se presente,
il calore alcolico deve essere basso. Carbonazione da media a medio-alta.
Commenti: si trova comunemente
nelle province fiamminghe di Anversa e del Brabante. Considerata birra da tutti
i giorni (Categoria I). Al confronto con le cugine più alcoliche della
Categoria S, sono session beer per la loro facilità di bevuta. Niente deve
essere troppo pronunciato o dominante, la chiave è l’equilibrio. Il carattere
del lievito è più lieve di molte altre birre belghe, con parte del fruttato
derivato dal luppolo.
Storia: prodotta da birrerie
con radici storiche risalenti a metà ‘700, gli esempi più noti furono
perfezionati dopo la seconda guerra mondiale subendo qualche influenza dalla
Gran Bretagna nei luppoli e nei ceppi di lievito.
Ingredienti: il malto Pilsner
o Pale è il maggior ingrediente insieme ad aggiunte di Cara Vienna e Munich per
colore, corpo e complessità. Comunemente non si usa zucchero, poiché non si
vuole ottenere una elevata gravità. Sono normalmente usati luppoli tipo Saaz,
Styrian Goldings, East Kent Goldings o Fuggles. Spesso si usa lievito con
tendenza a produrre fenoli, ma si deve tenere moderata la temperatura di
fermentazione per limitarne lo sviluppo.
Confronti di Stile: alquanto
simile alle Pale Ale inglesi (categoria Strong Bitter), tipicamente con
carattere del lievito leggermente diverso e una più ampia varietà di malti.
Comunque il lievito è meno caratterizzante di molte altre birre belghe.
Numeri: OG: 1.048 –
1.054
IBUs: 20 – 30 FG: 1.010
– 1.014
SRM: 8 – 14 ABV: 4.8
– 5.5%
Esempi commerciali: De
Koninck, De Ryck Special, Palm, Dobble, Palm Speciale
Tag: forza standard, ambrata,
alta fermentazione, europa occidentale, stile tradizionale, famiglia ale
chiare, equilibrata.
24C.
Bière
de Garde
Impressioni generali: birra
artigianale lagerizzata, alquanto forte con accento sul malto che presenta i
gusti del malto appropriati al colore. Tutte sono maltose ma secche, con gusti
puliti e un carattere delicato.
Aroma: evidente dolcezza di
malto unita spesso a un maltato complesso, con una intensità da leggera a
moderata di note tostate e di pane. Esteri da bassi a moderati. Poco o nullo
l’aroma di luppolo che può essere speziato, pepato o erbaceo. Le versioni più
chiare sono ancora maltate, ma mancano degli aromi più ricchi e intensi e
possono essere lievemente più luppolate. Aroma in genere pulito, anche se le
versioni più forti possono avere una leggera nota alcolica speziata.
Aspetto: esistono tre
principali varianti (bionda, ambrata e scura) quindi il colore varia da
biondo-dorato a bronzeo-rossiccio a castano. Buona la limpidezza, anche se può
essere lievemente torbida essendo non filtrata. Schiuma ben sviluppata,
generalmente da bianca a color crema (varia a seconda del colore della birra) e
con persistenza media.
Gusto: malto da medio a
elevato, spesso di carattere tostato, biscottato, toffee o caramello chiaro. I
gusti del malto e la complessità tendono ad aumentare col colore della birra.
Gusti degli esteri e dell’alcol da bassi a moderati. L’amaro di luppolo
medio-basso fa un po’ da supporto ma l’equilibrio è sempre spostato sul malto.
Le versioni più scure danno una maggiore impronta di maltato-dolce rispetto
alle versioni più chiare, ma tutte devono essere maltate al palato e nel
finale. Il gusto di malto continua nel finale, che varia da medio-secco a
secco, mai stucchevole. Gusto di luppolo da basso a nullo (speziato, pepato o
erbaceo) anche se le versioni più chiare possono avere maggiori livelli di
luppolo erbaceo o speziato (che può anche derivare dal lievito). Carattere
delicato da birra ben lagerizzata, anche se è fatta prodotta con lievito ad
alta fermentazione. Retrogusto di malto (di carattere appropriato a seconda del
colore), con parziale seccezza e
leggera alcolicità.
In bocca: corpo da medio a
medio-leggero (snello) spesso con un carattere delicato e cremoso-setoso.
Carbonazione da moderata ad alta. Calore alcolico moderato che deve essere
delicato e mai bruciante.
Commenti: in questo stile ci
sono tre principali varianti: la Brune, la Blonde e la Ambrée. Le versioni più
scure hanno maggiori caratteristiche di malto, mentre le versioni più chiare
possono avere più elevata luppolatura, ma sono ancora birre centrate sul malto.
Uno stile collegato è la Bière de Mars, che è prodotta in marzo per consumo
immediato e non invecchia bene. Il livello di attenuazione è sull’80-85%.
Esistono esempi con corpo pieno ma sono più rari. L’età e l’ossidazione delle
birre importate aumentano spesso il fruttato e i gusti di caramello e aggiungono
anche note di sughero e di ammuffito: sono tutti segnali di pessima
conservazione e non elementi caratteristici dello stile.
Storia: il nome significa
letteralmente “birra che è stata tenuta in cantina o lagerizzata”. Una ale
artigianale e tradizionale proveniente dalla Francia settentrionale, prodotta
all’inizio della primavera e tenuta in cantine fredde per poi essere bevuta
nella stagione più calda. Ora è prodotta tutto l’anno.
Ingredienti: il carattere “da
cantina” comunemente descritto nella letteratura birraria è più una
caratteristica di birre commerciali esportate e malamente conservate che di un
prodotto fresco e autentico. Quell’ammuffito deriva dai tappi di sughero e/o
dall’ossidazione dei prodotti commerciali e viene erroneamente identificato
come “stantio” o “da cantina”. I malti base variano in relazione al colore
della birra, ma di solito sono presenti i malti Pale, Vienna e Munich. Le
versioni più scure hanno una complessità di malto più ricca e una dolcezza
proveniente dai malti Crystal. Si possono aggiungere zuccheri per arricchire il
gusto e contribuire al finale secco. Lievito lager o ale fermentato alle
temperature minime per le ale a cui segue un lungo condizionamento a freddo.
Acqua dolce con pochi sali e luppoli europei floreali, erbacei o speziati.
Confronti di Stile:
imparentata con lo stile belga Saison, con la differenza che la Bière de Garde
è più rotonda, più ricca, più dolce, centrata sul malto e senza il carattere
amaro e speziato della Saison.
Istruzioni per i concorrenti:
si deve specificare se è bionda, ambrata o scura. Se non si specifica il
colore, il giudice deve tentare di giudicarla in base ad una osservazione
iniziale aspettandosi un gusto di malto ed equilibrio che si adatti al colore.
Numeri: OG: 1.060 –
1.080
IBUs: 18 – 28 FG: 1.008
– 1.016
SRM: 6 – 19 ABV: 6.0
– 8.5%
Esempi commerciali: Ch’Ti
(brown and blond), Jenlain (amber and blond), La Choulette (all 3 versions),
St. Amand (brown), Saint Sylvestre 3 Monts (blond), Russian River Perdition
Tag: forte, chiara, ambrata,
ogni fermentazione, lagerizzata, europa occidentale, stile tradizionale,
famiglia ale ambrate, maltosa.