21.
IPA
La categoria IPA ricomprende
le IPA moderne americane e le loro derivate. Ciò non implica che le IPA inglesi
non siano vere e proprie IPA o che non ci sia nessuna relazione con esse. Si
tratta semplicemente di un metodo per raggruppare stili simili per le
competizioni. Le IPA inglesi sono raggruppate con le altre birre di origine
inglese (gruppo 12C) e la Double IPA molto più alcolica è insieme alle birre
americane alcoliche. Qui il termine IPA è intenzionalmente lasciato come sigla
perché nessuna di queste birre storicamente è stata esportata in India e molte
di esse non sono chiare (pale). Tuttavia, il termine IPA è diventato uno stile
definito delle birre artigianali moderne.
21A.
American IPA
Impressioni generali: una
American Pale Ale decisamente luppolata e amara, moderatamente forte, che
mostra i moderni luppoli americani e pacifici. L’equilibrio vira verso il
luppolo, con un profilo fermentativo pulito, finale secco e malto pulito di
supporto che permette di far risaltare l’elevata creatività nella luppolatura.
Aroma: luppolo da prominente a
intenso che evidenzia una o più caratteristiche dei luppoli americani o
pacifici quali agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta
tropicale, frutta col nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc. Molte versioni
hanno il dry-hopping e offrono un aroma di luppolo fresco che è desiderabile ma
non richiesto. Se è presente, l’erbaceo dovrebbe essere minimo. Come sottofondo
si possono percepire aromi di cereale maltato. In alcune versioni si può
percepire il fruttato proveniente dal lievito, anche se è accettabile una
fermentazione neutra. Può essere presente una leggera nota alcolica, ma deve
essere minima. Accettabile qualsiasi caratteristica impartita dai luppoli
americani o pacifici: nuove varietà colturali continuano a essere immesse sul mercato
e questo fatto non deve limitare lo stile.
Aspetto: il colore varia da
dorato medio a rosso-ambrato chiaro. Dovrebbe essere limpida, anche se le
versioni non filtrate e con dry-hopping possono essere un po’ torbide. Schiuma
media da bianca a color crema con buona persistenza.
Gusto: il luppolo varia da
medio ad alto e deve riflettere le caratteristiche dei luppoli americani o
pacifici, quali: agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta
tropicale, frutta con nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc. Amaro da
medio-alto a molto elevato. Il gusto di malto dovrebbe essere da basso a
medio-basso, pulito e con note di cereale, anche se sono accettabili gusti
lievi di caramello o di tostato. Basso fruttato derivante dal lievito
accettabile, ma non richiesto. Finale da secco a medio-secco con dolcezza
residua vicina al nullo. L’amaro e il gusto di luppolo possono permanere nel
retrogusto, ma non dovrebbero essere aspri. Si può notare una leggera e
delicata nota alcolica nelle versioni più forti. Può infine essere leggermente
sulfurea, ma la maggior parte degli esempi non manifesta questa caratteristica.
In bocca: corpo da
medio-leggero a medio con struttura morbida. Carbonazione da media a
medio-alta. Nessuna astringenza derivata dal luppolo. Un delicato calore
alcolico non è un errore, se non altera l’equilibrio generale.
Commenti: moderna
interpretazione artigianale americana dello storico stile inglese, prodotta con
approccio e ingredienti americani. È la base per molte moderne variazioni che
comprendono la Double IPA, più alcolica, e le varie IPA con ingredienti
diversi, anche se queste altre IPA dovrebbero essere inserite nello stile Speciality
IPA. Il legno di quercia non è appropriato per questo stile e se si percepisce,
la birra deve essere inserita nella categoria delle birre maturate in legno.
Storia: si ritiene che il
primo esempio moderno di birra artigianale americana sia la Anchor Liberty Ale,
prodotta per la prima volta nel 1975 con fiori di luppolo Cascade. Questo stile
si è spinto oltre il primo esempio originale e ora, al confronto, assomiglia
più ad una American Pale Ale americana. Le IPA americane degli esordi non erano
del tutto sconosciute (si pensi alla famosa IPA della Ballantine, una birra
ispirata da una vecchia ricetta inglese e maturata in botti di quercia). Questo
stile tuttavia si basa sui moderni esempi artigianali.
Ingredienti: come base malto
Pale o distico, luppoli americani o pacifici e lievito inglese o americano con
profilo pulito e lieve fruttato. In genere è una birra di tutto malto, ma
ammostata a temperatura più bassa del solito per avere una attenuazione
elevata. Accettabile l’aggiunta di zuccheri per migliorare l’attenuazione.
L’utilizzo di malto Crystal deve essere limitato o nullo, perché grosse
quantità possono dare un finale dolce che cozza con la luppolatura.
Confronti di Stile: più
alcolica e molto più luppolata della American Pale Ale. In confronto con la IPA
inglese ha meno carattere di malto, luppolo e lievito “inglesi” (meno caramello
e meno pane/tostato; più luppoli americani/pacifici e meno esteri derivati dal
lievito), minor corpo e spesso un equilibrio verso il luppolato ed è, infine,
leggermente più alcolica. Ha tuttavia meno alcol della Double IPA ma un
equilibrio simile.
Numeri: OG: 1.056 –
1.070
IBUs: 40 – 70 FG: 1.008
– 1.014
SRM: 6 – 14 ABV: 5.5
– 7.5%
Esempi commerciali: Alpine Duet, Bell’s Two-Hearted Ale, Fat
Heads Head Hunter IPA, Firestone Walker Union Jack, Lagunitas IPA, Russian
River Blind Pig IPA, Stone IPA
Tag: forted, chiara, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, amara, luppolata.
21B.
Specialty IPA
La Specialty IPA non è uno
stile distinto, più appropriatamente è pensato come categoria per i concorsi.
Le birre inserite qui non sono sperimentali, piuttosto sono una raccolta di
birre diverse attualmente prodotte che possono non avere futuro commerciale.
Questa categoria permette anche delle integrazioni in futuro, quindi si
potranno inserire potenziali varianti senza dover riscrivere le linee guida.
L’unico elemento comune è che hanno equilibrio e impronta generale tipica
dell’IPA (IPA americana), con aggiustamenti minori.
Il termine IPA è usato come
descrittore per un tipo di birra luppolata e amara. Non si deve usare il
termine “India Pale Ale” nel contesto delle Specialty IPA. Storicamente nessuna
di queste IPA è stata inviata in India e molte non sono chiare ma il mercato
delle birre artigianali sa cosa ci si aspetta quando si parla di una IPA
– quindi le varie denominazioni usate qui sotto si basano solo su quel
concetto.
Impressioni generali:
riconoscibile come IPA dall’equilibrio: luppolata, amara e secca, con
qualcos’altro presente che la distingue dalle altre categorie standard.
Dovrebbe avere una buona bevibilità, indipendentemente dalla tipologia. I
tipici errori sono una eccessiva asprezza e pesantezza, dovute al forte
contrasto tra il luppolo e altri ingredienti speciali.
Aroma: è richiesto un aroma di
luppolo evidente, mentre la caratterizzazione dei luppoli dipende dal tipo
specifico di Specialty IPA. Possono essere presenti altri aromi, ma quello di
luppolo è tipicamente l’elemento più importante.
Aspetto: il colore dipende dal
tipo specifico di Specialty IPA. La maggior parte dovrebbe essere limpida,
anche se certi stili con importanti aggiunte di sostanze amidacee o le versioni
che hanno subito il dry-hopping, potrebbero essere leggermente velate. Le
tipologie più scure possono essere opache, rendendo quindi irrilevante la
limpidezza. Schiuma generosa e persistente con colore che dipende dal tipo
specifico di Specialty IPA.
Gusto: il gusto di luppolo è tipicamente da
medio-basso ad alto con caratteristiche che dipendono dalle varietà usate.
L’amaro di luppolo è tipicamente da medio-alto a molto alto con caratteristiche
che dipendono dalle varietà usate. Il gusto di malto in genere varia da basso a
medio e le caratteristiche dipendono dalle varietà usate. Il finale è
comunemente da medio-secco a secco. Nelle versioni più forti si può notare del
gusto pulito di alcol. Infine, vari tipi di Specialty IPA possono mostrare
altre caratteristiche di malto e lievito, a seconda della tipologia.
In bocca: corpo morbido da
leggero-medio a medio. Carbonazione media. Nelle versioni più forti si può
percepire un leggero e delicato calore alcolico.
Istruzioni: il partecipante
deve specificare la forza (session beer, standard, doppia); se la forza non è
specificata, si presuppone sia standard. Il partecipante deve specificare il
tipo di Specialty IPA dalla lista degli stili noti qui presenti o aggiornata
nel sito web del BJCP. Oppure il concorrente deve descrivere il tipo di
Specialty IPA e le sue caratteristiche chiave in forma di commento, in modo che
i giudici sappiano cosa aspettarsi. I partecipanti devono dichiarare le varietà
di luppolo usate, se ritengono che i giudici possano non riconoscere le
caratteristiche varietali di nuovi luppoli. I partecipanti devono dichiarare il
tipo definito di IPA (esempio Black Rye IPA) senza aggiungere altre
descrizioni. I concorrenti possono usare questa categoria per una versione di
birra di forza differente dalla IPA, come è definita dalla propria
sottocategoria della BJCP (esempio Session-strength American o English IPA)
tranne quando esiste già una sottocategoria per quello stile (ad esempio double
[American] IPA).
Tipologie attualmente
definite: Black IPA, Brown IPA, White IPA, Rye IPA, Belgian IPA, Red IPA
Numeri: a seconda della
tipologia.
Classificazioni della forza
alcolica:
Session – ABV: 3.0
– 5.0%
Standard – ABV: 5.0
– 7.5%
Double – ABV: 7.5
– 10.0%
Specialty
IPA: Belgian IPA
Impressioni generali: IPA col
fruttato e lo speziato derivati dall’impiego di lievito belga. Gli esempi belgi
tendono ad essere più chiari e più attenuati, simili ad una Tripel più
luppolata. Ha un profilo gustativo più complesso e più maggior contenuto
alcolico della tipica IPA.
Aroma: luppolo da moderato a
elevato, spesso con note tropicali, di frutta con nocciolo, agrumate o pinose
tipiche delle varietà americane o pacifiche. Si possono anche trovare aromi
floreali e speziati che indicano la presenza di luppoli europei. Può inoltre
essere presente un aroma erbaceo dovuto al dry-hopping. Aroma delicato di
malto/cereale-dolce con poco o nullo caramello. Gli esteri fruttati sono da
moderati ad alti e possono includere aromi di banana, pera e mela. Si possono
percepire deboli fenoli dall’aroma di chiodi di garofano e talvolta sono anche
presenti aromi di zucchero candito belga.
Aspetto: colore da dorato ad
ambrato. Schiuma color crema da moderata a generosa, con buona ritenzione.
Buona limpidezza ma torbida nelle versioni che hanno subito il dry-hopping.
Gusto: il gusto iniziale è di
spezie ed esteri moderati, associati ai ceppi di lievito belga. Comuni il
chiodo di garofano e pepe; tipici quelli di banana, pera e mela. Il luppolo ha
una intensità da moderata ad alta e riflette le caratteristiche
americane/pacifiche quali il tropicale, frutta con nocciolo, melone, agrumato o
resinoso, ma anche floreale e speziato dei luppoli tipo Saaz. Il gusto di malto
è lieve e cereale-dolce, talvolta con un limitato malto tostato o caramellato,
anche se ciò non è espressamente richiesto. L’amaro è elevato e può essere
accentuato dai gusti speziati impartiti dal lievito. Il finale varia da
medio-secco a secco, anche se alcuni esempi presentano una leggera dolcezza
miscelata a un amaro che permane.
In bocca: corpo da medio a
leggero e variabile, a seconda della carbonazione e delle aggiunte. Carbonazione
da media ad alta. Alcune versioni più alcoliche possono impartire un senso di
calore che può non essere prontamente rilevabile.
Commenti: la scelta del ceppo
di lievito e delle varietà di luppolo è molto importante perché scelte
sbagliate possono risultare conflittuali.
Storia: stile relativamente
nuovo comparso verso il 2005. Gli homebrewer e i microbirrifici hanno
semplicemente utilizzato lievito belga nelle IPA americane. I birrifici belgi
hanno aggiunto più luppolo alle loro Tripel e alle Pale Ale.
Ingredienti: ceppi di lievito
belga per Triple e Golden Strong Ale. Gli esempi americani tendono ad usare
luppoli indigeni o pacifici, mentre le versioni belghe tendono a usare luppoli
europei e solamente malto Pale.
Confronti di Stile: un
incrocio tra una American IPA/Imperial IPA con una Belgian Golden Ale o Tripel.
Questo stile può essere più speziato, più alcolico, più secco e più fruttato
della American IPA.
Istruzioni per il concorrente:
Numeri: OG: 1.058 –
1.080
IBUs: 50 – 100 FG: 1.008
– 1.016
SRM: 5 – 15 ABV: 6.2
– 9.5%
Esempi commerciali: Brewery
Vivant Triomphe, Houblon Chouffe, Epic Brainless IPA, Green Flash Le Freak,
Stone Cali-Belgique, Urthel Hop It
Tag: forte, chiara, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, famiglia
specialty, amara, luppolata.
Specialty
IPA: Black IPA
Impressioni generali: birra
con una secchezza, luppolatura e gusto caratteristici della American IPA, ma
solo più scura e senza gusti importanti di torrefatto o bruciato. I malti scuri
sono morbidi e fanno da supporto senza essere una componente principale del
gusto. La bevibilità è una caratteristica basilare.
Aroma: luppolo da moderato ad
alto, spesso con caratteristiche di frutta col nocciolo, tropicale, balsamico,
pinoso, frutta secca, frutti di bosco o melone. Se ha subito il dry-hopping può
avere aromi floreali o erbacei o vegetali anche se ciò non è richiesto. Aroma
di malto scuro da molto basso a moderato, che può includere note lievi di
cioccolato, caffè o pane tostato. Come sfondo si può percepire della dolcezza
di malto, delicata o leggermente caramellata. Il fruttato, proveniente dagli
esteri o dal luppolo, è percepibile in alcune versioni, anche se è accettabile
una fermentazione neutra.
Aspetto: il colore varia da
marrone scuro a nero. Dovrebbe essere limpida, anche se le versioni non
filtrate e con dry-hopping possono essere un poco torbide. Se è opaca non deve
però apparire torbida. Schiuma ben compatta e persistente di colore marroncino.
Gusto: luppolo da medio-basso
ad alto con note tropicali, frutta con nocciolo, melone, agrumato, frutti di
bosco, pinoso o balsamico. Amaro da medio-alto a elevato, anche se il malto
scuro può contribuire all’amaro percepito. Il gusto del malto base è in genere
pulito con intensità da bassa a media, con presenza opzionale di lieve
caramello o toffee. I gusti dei malti scuri sono da bassi a medio-bassi con
presenza rilevabile di cioccolato o caffè, ma le note torrefatte non devono
essere intense, avere note di cenere o di bruciato e non devono scontrarsi con
il luppolo. Accettabile, ma non richiesto, un fruttato da basso a moderato
proveniente dal lievito o dai luppoli. Finale da secco a leggermente secco, con
presenza di un leggero torrefatto (anche se non richiesto) che contribuisce al
secco percepito. L’amaro può permanere nel retrogusto, ma senza essere aspro.
Si può notare alcol delicato nelle versioni più forti.
In bocca: corpo morbido da
medio-leggero a medio, con una significativa astringenza derivante dal luppolo
o dal malto torrefatto. Le versioni con dry-hopping possono essere un po’
resinose. Carbonazione media. Può essere presente una leggera cremosità ma non
è richiesta. Solo nelle versioni più forti si può e si deve percepire del
calore delicato originato dall’alcol.
Commenti: la maggior parte
degli esempi è di forza standard. Alcuni esempi più forti possono assomigliare
a Porter luppolate, se troppo estremi, ma ciò pregiudica la bevibilità. Malti e
luppoli possono combinarsi per creare intriganti interazioni.
Storia: variazione dello stile
American IPA prodotto commercialmente per la prima volta da Greg Noonan come
Blackwatch IPA intorno al 1990 e diffusasi nel nord-ovest e California
meridionale a partire dai primi anni del 2000. Questo stile è talvolta
conosciuto come Cascadian Dark Ale (CDA) principalmente nel nord-ovest degli
USA.
Ingredienti: malti torrefatti
e decorticati, senza aspro o bruciacchiato, per il colore e gusto; varietà di
luppolo americano o pacifico che non siano in conflitto con i malti torrefatti.
Le caratteristiche dei luppoli citati sono tipiche delle varietà, ma sono
possibili altre caratteristiche, in particolare se derivano da varietà di
ultima generazione.
Confronti di Stile: equilibrio
e impressioni generali simili alla American IPA o alla Double IPA, con
torrefatto limitato simile a quello delle Schwarzbier. Senza il
torrefatto-bruciato delle Stout e Porter americane e con minor corpo, più
delicata ma con maggior bevibilità.
Numeri: OG: 1.050 –
1.085
IBUs: 50 – 90 FG: 1.010
– 1.018
SRM: 25 – 40 ABV: 5.5
– 9.0%
Esempi commerciali: 21st
Amendment Back in Black (standard), Deschutes Hop in the Dark CDA (standard),
Rogue Dad’s Little Helper (standard), Southern Tier Iniquity (double), Widmer
Pitch Black IPA (standard)
Tag: forte, scura, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, famiglia
specialty, amara, luppolata.
Specialty
IPA: Brown IPA
Impressioni generali:
luppolata, amara e moderatamente alcolica come le American IPA, ma con
carattere caramellato, di toffee e/o di frutta scura impartito dal malto come
nelle American Brown Ale. Mantiene un finale secco e corpo sottile che rende le
IPA molto beverine. La Brown IPA ha un po’ più gusto ed è più maltosa della
American IPA, tuttavia senza essere dolce o pesante.
Aroma: luppolo fresco da
moderato a moderatamente forte che evidenzia una o più caratteristiche dei
luppoli americani o pacifici: frutta tropicale, frutta col nocciolo, agrumato,
floreale, speziato, frutti di bosco, melone, balsamico, resinoso, ecc. Molte
versioni hanno il dry-hopping e quindi presentano un aroma aggiuntivo di
luppolo fresco, aspetto desiderabile ma non richiesto. L’aroma di erbaceo
dovrebbe essere minimo, se mai fosse presente. Un aroma dolce di malto da
medio-basso a medio si sposa bene con la scelta dei luppoli e spesso evidenzia
note di cioccolato, nocciole, caramello scuro, toffee, pane tostato e/o frutta
scura. Il fruttato impartito dal lievito può essere percepibile in alcune
versioni, ma è pure accettabile una fermentazione neutra. Può inoltre essere
presente una limitata nota alcolica, ma deve essere molto lieve. Accettabile
qualsiasi aroma di luppoli americani o pacifici; si continuano a sviluppare
varietà sempre nuove e questo non dovrebbero limitare lo stile.
Aspetto: il colore varia da
bruno-rossiccio a marrone scuro, ma non nero. Di frequente è opaca ma dovrebbe
essere limpida se in controluce. Le versioni col dry-hopping possono essere un
po’ torbide. Schiuma media da color crema a bruno-rossiccio e con buona
persistenza.
Gusto: il luppolo varia da
medio ad alto e dovrebbe riflettere le caratteristiche dei luppoli americani o
pacifici quali frutta tropicale, frutta col nocciolo, agrumato, floreale,
speziato, frutti di bosco, melone, balsamico, resinoso, ecc. Amaro del luppolo
da medio-alto ad elevato. Il gusto
del malto varia da medio-basso a medio ed è generalmente pulito, ma si presenta
come maltato-dolce con note di cioccolato al latte, cacao, toffee, nocciola,
biscottato, caramello scuro, pane tostato e/o frutta scura. Le caratteristiche
del malto e della selezione di luppoli devono essere complementari e
arricchirsi a vicenda, non scontrarsi. Il livello di gusto del malto dovrebbe
quasi pareggiare l’amaro e il gusto del luppolo e il gusto in generale. È
accettabile, ma non richiesto, un leggero fruttato impartito dal lievito.
Finale da secco a medio con dolcezza residua da medio-bassa a nulla. L’amaro e
il gusto di luppolo possono permanere nel retrogusto, ma non devono essere
aspri. Nelle versioni più alcoliche si può percepire un leggero alcol delicato.
Nessun gusto di malto torrefatto, bruciato o aspro/amaro.
In bocca: corpo da
medio-leggero a medio, con struttura morbida e delicata. Carbonazione da media
a medio-alta. Nessuna astringenza derivata dal luppolo. Un leggero calore
alcolico non è un errore se non modifica l’equilibrio generale.
Commenti: in passato potrebbe
essere stata un sottogenere delle American Brown Ale, più luppolata e più
alcolica dei prodotti normali, mantenendo però la bevibilità, evitando gusti
dolciastri o un corpo o un finale pesanti. I luppoli e il malto possono
combinarsi per creare interazioni intriganti.
Storia: nome più moderno di
una birra artigianale in uno stile che da tempo è popolare presso gli
homebrewer americani, quando era conosciuta come American Brown Ale o talvolta Texas
Brown Ale, nonostante sia nata in California.
Ingredienti: simili a quelli
della American IPA, ma con malti Crystal medi o scuri e malti tipo Chocolate
poco torrefatti o altri malti di colore intermedio. Si possono aggiungere
zuccheri, anche scuri. Luppoli da aroma americani o pacifici con sapori
fruttati, tropicali, agrumati, balsamici, frutti di bosco o melone. La scelta
dei luppoli e dei malti è sinergica, cioè devono complementarsi e non
confliggere.
Confronti di Stile: è una
versione più alcolica e più amara della American Brown Ale, con l’equilibrio
della American IPA.
Numeri: OG: 1.056 –
1.070
IBUs: 40 – 70 FG: 1.008
– 1.016
SRM: 11 – 19 ABV: 5.5
– 7.5%
Esempi commerciali: Dogfish
Head Indian Brown Ale, Grand Teton Bitch Creek, Harpoon Brown IPA, Russian
River Janet’s Brown Ale
Tag: forte, scura, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, famiglia
specialty, amara, luppolata.
Specialty
IPA: Red IPA
Impressioni generali:
luppolata, amara e moderatamente alcolica come una American IPA, ma con gusti
di caramello, toffee e/o frutta scura impartiti dal malto. Mantiene un finale
secco e un corpo leggero che rende le IPA molto beverine e ha più maggior gusto
e maltosità della American IPA, senza però essere dolce o pesante.
Aroma: fresco aroma di luppolo
da moderato a forte che evidenzia una o più caratteristiche dei luppoli
americani o pacifici quali frutta tropicale, frutta con nocciolo, agrumato,
floreale, speziato, frutti di bosco, melone, balsamico, resinoso, ecc. Molte versioni
hanno il dry-hopping e possono presentare in aggiunta un fresco aroma di
luppolo, che è desiderabile ma non richiesto. Se presente l’erbaceo deve essere
minimo. L’aroma dolce di malto da medio-basso a medio si amalgama bene con la
selezione dei luppoli e spesso presenta note di caramello, toffee, tostato e/o
frutta scura. In alcune versioni si può rilevare un certo fruttato impartito
dal lievito, anche se è accettabile una fermentazione neutra. Può essere
presente una limitata nota alcolica che dovrebbe essere comunque minima.
Accettabile qualsiasi aroma di luppoli americani o pacifici; varietà sempre
nuove continuano a essere sviluppate e questo fatto non dovrebbe limitare lo
stile.
Aspetto: il colore varia da
rossiccio-ambrato chiaro a rossiccio-ramato scuro. Dovrebbe essere limpida,
tranne per le versioni non filtrate e con dry-hopping, dove è ammessa una
velatura. Schiuma media da avorio a color crema, con buona persistenza.
Gusto: luppolo da medio ad
elevato, che deve riflettere le caratteristiche dei luppoli americani o
pacifici quali agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta
tropicale, frutta con nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc. Amaro da
medio-alto ad elevato. Le caratteristiche del malto e della selezione di
luppoli devono essere complementari e arricchirsi a vicenda, non scontrarsi. Il
livello del malto dovrebbe pareggiare l’amaro e il luppolo. È accettabile, ma
non richiesto, un leggero fruttato impartito dal lievito. Finale da secco a
medio-secco con dolcezza residua da medio-bassa a nulla. L’amaro, il gusto del
luppolo e il secco possono permanere nel retrogusto, ma non devono essere
aspri. Nelle versioni più alcoliche si può percepire un lieve gusto pulito di
alcol.
In bocca: corpo da
medio-leggero a medio con una struttura morbida. Carbonazione da media a
medio-alta. Nessuna astringenza derivata dal luppolo. Un leggero e delicato
calore alcolico non è un errore, se non modifica l’equilibrio generale.
Commenti: in precedenza
potrebbe essere stata una sottocategoria delle American Amber Ale o delle
Double Red Ale, più luppolata e più alcolica dei prodotti normali, mantenendo
tuttavia la bevibilità essenziale evitando gusti dolci e pesantezza nel corpo e
nel finale.
Storia: moderno stile di birra
artigianale americana, basato sulla American IPA ma con i gusti del malto
tipici della American Amber Ale.
Ingredienti: simili a quelli
della American IPA, ma con con aggiunte di malti Crystal medi o scuri e
talvolta di malti caratterizzanti che apportano un tostato leggero. Si possono
aggiungere zuccheri. Luppoli da aroma americani o pacifici con caratteristiche
di tropicale, fruttato, agrumato, balsamico, frutti di bosco o melone. La
scelta dei luppoli e dei malti è sinergica, cioè devono complementarsi l’un
l’altro e non confliggere.
Confronti di Stile: simile
alla differenza che passa tra una American Amber Ale e una American Pale Ale,
diversa dalla American IPA per l’aggiunta di malti Crystal scuri che danno un
equilibrio leggermente più dolce, più caramellato e con toni di frutta scura.
La Red IPA differisce dalla American Strong Ale in quanto il profilo del malto
è meno intenso e ha meno corpo. Ha comunque l’equilibrio della IPA, ma non
tende verso la maltosità dei Barleywine. La Red IPA è come un’American Amber
Ale più alcolica e più luppolata, con il caratteristico finale secco, corpo
medio-leggero e forte luppolatura da aroma.
Numeri: OG: 1.056 –
1.070
IBUs: 40 – 70 FG: 1.008
– 1.016
SRM: 11 – 19 ABV: 5.5
– 7.5%
Esempi commerciali: Green
Flash Hop Head Red Double Red IPA (double), Midnight Sun Sockeye Red, Sierra
Nevada Flipside Red IPA, Summit Horizon Red IPA, Odell Runoff Red IPA
Tag: forte, ambrata, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, famiglia
specialty, amara, luppolata.
Specialty
IPA: Rye IPA
Impressioni generali: una Pale
Ale Americana decisamente luppolata e amara, moderatamente alcolica e che
evidenzia il malto di segale e le nuove varietà di luppoli americani e
pacifici. Domina il luppolo, ma ha un profilo fermentativo pulito, un finale
secco e pulito col malto che fa da supporto lasciando quindi aperta la strada
della creatività nella luppolatura.
Aroma: luppolo da predominante
a intenso che evidenzia una o più caratteristiche dei luppoli americani o
pacifici quali l’agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta
tropicale, frutta con nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc. Molte versioni
hanno il dry-hopping e possono presentare in aggiunta un fresco aroma di
luppolo, che è desiderabile ma non richiesto. Se presente, l’erbaceo deve
essere minimo. Può avere un leggero aroma di pepato proveniente dal malto di
segale. Come sottofondo si può percepire un aroma pulito di cereale-maltato, da
basso a medio-basso. Il fruttato del lievito è pure percepibile in alcune
versioni, anche se è accettabile una fermentazione neutra. Può inoltre essere
presente una limitata nota alcolica, ma deve essere minima. Accettabile
qualsiasi aroma di luppoli americani o pacifici; si continuano a sviluppare
varietà sempre nuove e questo non dovrebbero limitare lo stile.
Aspetto: il colore varia da
dorato medio ad ambrato-rossiccio chiaro. Dovrebbe essere limpida, anche se le
versioni non filtrate e con dry-hopping possono essere un po’ torbide. Schiuma
media dal bianco al color crema, con buona persistenza.
Gusto: luppolo da medio a
elevato che deve riflettere le caratteristiche dei luppoli americani o pacifici
quali l’agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta tropicale,
frutta con nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc. L’amaro del luppolo varia da
medio-alto a molto alto. Il malto dovrebbe essere da basso a medio-basso ed è
generalmente pulito, con gusto di cereale-maltato, anche se sono accettabili
dei gusti di caramello chiaro o tostato. Dovrebbe essere presente un leggero
speziato dal malto di segale. Accettabile, ma non richiesto, un lieve fruttato
proveniente dal lievito. Il malto di segale contribuisce al finale secco e la
dolcezza residua dovrebbe essere da bassa a nulla. L’amaro, il gusto del
luppolo e il secco possono permanere nel retrogusto ma non devono essere aspri.
Nelle versioni più alcoliche si può percepire un leggero gusto pulito di alcol.
In bocca: corpo da
medio-leggero a medio con struttura morbida e delicata. Carbonazione da media a
medio-alta. Nessuna astringenza derivata dal luppolo. Un leggero calore
alcolico non è un errore se non modifica l’equilibrio generale.
Commenti: moderna variazione
artigianale americana della American IPA. Si devono notare le caratteristiche
del malto di segale, se non sono distinguibili la birra deve rientrare nella
categoria American IPA. Il gusto di legno di quercia è inappropriato e se si
nota, la birra deve essere inserita nella categoria delle birre maturate in
legno.
Storia: alla ricerca di
maggiore complessità e varietà per le loro IPA, i produttori artigianali e gli
homebrewer hanno sostituito una parte del malto base con malto di segale. Birre
con nomi come Rye IPA, RyePA or RIPA hanno trovato un loro spazio nelle tra le
birre a rotazione stagionale dei birrifici artigianali.
Ingredienti: come base malto
Pale Ale o distico più 15-20% di malto di segale e luppoli americani o
pacifici. Lievito americano o inglese con profilo pulito o leggermente
fruttato. In genere è una birra di tutto malto, ma ammostata a temperature
inferiori per ottenere una elevata attenuazione. Sono accettabili aggiunte di
zucchero per aiutare l’attenuazione. L’acqua varia da dolce a moderatamente
solforata. É possibile aggiungere malti Crystal, ma in quantità limitatissima
per non avere un finale dolce che si scontrerebbe col carattere dei luppoli.
Confronti di Stile: più secca
e leggermente più speziata della American IPA. L’amaro e lo speziato della
segale permane più a lungo rispetto alla American IPA. Non ha l’intenso
carattere da malto di segale della Roggenbier tedesca. Alcuni esempi sono
alquanto alcolici, come per una Double IPA.
Numeri: OG: 1.056 –
1.075
IBUs: 50 – 75 FG: 1.008
– 1.014
SRM: 6 – 14 ABV: 5.5
– 8.0%
Esempi commerciali: Arcadia
Sky High Rye, Bear Republic Hop Rod Rye, Founders Reds Rye, Great Lakes Rye of
the Tiger, Sierra Nevada Ruthless Rye
Tag: forte, ambrata, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, famiglia
specialty, amara, luppolata.
Specialty
IPA: White IPA
Impressioni generali: versione
fruttata, speziata e rinfrescante della American IPA, ma di colore più chiaro e
con meno corpo. Evidenzia il lievito particolare e/o le aggiunte di spezie
della Witbier belga.
Aroma: moderati esteri
fruttati (banana, agrume e forse albicocca). Può avere uno speziato da leggero
a moderato di coriandolo e pepe, impartito dalle spezie vere e proprie e/o dal
lievito belga. L’aroma di luppolo varia da moderatamente basso a medio, di
solito luppoli americani o pacifici con aromi di frutta col nocciolo, agrumati
e tropicali. Gli esteri e le spezie possono ridurre la percezione dell’aroma
del luppolo. Possono infine essere presenti leggeri fenoli dall’aroma di chiodi
di garofano.
Aspetto: colore da chiaro a
dorato intenso e tipicamente torbida. Schiuma da moderata a generosa, bianca,
densa e persistente.
Gusto: lieve malto che può
ricordare il pane. Gli esteri fruttati sono da moderati ad elevati con gusti
agrumati simili al pompelmo e all’arancia o a frutta con nocciolo come
l’albicocca; e talvolta sono presenti gusti di banana. Il gusto del luppolo
varia da medio-basso a medio-alto e riflette i luppoli americani di tipo
agrumato. Possono essere presenti dei gusti speziati tipo chiodo di garofano
impartiti dal lievito belga. Inoltre si possono notare coriandolo o buccia
d’arancia. L’amaro è elevato e porta a un finale moderatamente secco e
rinfrescante.
In bocca: corpo medio-leggero
con carbonazione medio-alta. Tipicamente senza astringenza, anche se gli esempi
più speziati possono mostrare una leggera astringenza che non disturba.
Commenti: interpretazione
artigianale di un incrocio tra American IPA e Witbier.
Storia: i produttori
artigianali americani hanno sviluppato questo stile come birra stagionale da
fine inverno/primavera, per attirare sia i bevitori di Witbier che di American IPA.
Ingredienti: malti Pale e di
frumento, lievito belga, luppoli americani di tipo agrumato.
Confronti di Stile: simile ad
una Belgian Wit, tranne per la luppolatura elevata al livello della American
IPA. Amara e luppolata come la IPA ma fruttata, speziata e chiara come la Wit.
Tipicamente l’aroma e il gusto di luppolo non sono così elevati come nelle
American IPA.
Numeri: OG: 1.056 –
1.065
IBUs: 40 – 70 FG: 1.013
– 1.016
SRM: 5 – 8 ABV: 5.7
– 7.0%
Esempi commerciali: Blue Point
White IPA, Deschutes Chainbreaker IPA, Harpoon The Long Thaw, New Belgium
Accumulation
Tag: forte, chiara, alta
fermentazione, nord america, stile artigianale, famiglia IPA, famiglia
specialty, amara, luppolata, speziata.