17.
Strong British Ale
Questa categoria include le birre forti ma non torrefatte
delle isole britanniche.
17A.
British Strong Ale
Impressioni generali: una ale
di potenza alcolica rispettabile, tradizionalmente rifermentata in bottiglia e
maturata a lungo. Può avere un’ampia gamma di interpretazioni, ma la maggior
parte di esse ha livelli variabili di ricchezza di malto, luppoli da aroma,
esteri fruttati e calore alcolico. I giudici dovrebbero concedere questa
varietà di carattere: se è dentro i limiti indicati di forza alcolica e ha un
interessante carattere “britannico”, allora rientra nello stile.
Aroma: dolce-maltato con
esteri fruttati, spesso con una miscela complessa di frutta secca, caramello,
nocciole, toffee e/o altri aromi di malti speciali. Sono accettabili note
alcoliche, ma non dovrebbero essere brucianti o di solvente. Gli aromi del
luppolo possono variare molto ma tipicamente hanno note terrose, resinose e/o
floreali. Equilibrio molto variabile, ma gli esempi più complessi hanno una mix
di malto, fruttato, luppolo e alcol a intensità variabili.
Aspetto: colore da dorato
intenso a bruno-rossiccio scuro (molte sono assai scure). Generalmente limpida,
anche se le versioni più scure possono esser quasi opache. Schiuma da bassa a
moderata di colore da crema a marrone-rossiccio e con media ritenzione.
Gusto: carattere di malto da
medio ad alto spesso con cioccolato, toffee o caramello. Nelle versioni più
scure si percepiscono talvolta note leggere di cioccolato e può anche avere una
interessante complessità proveniente dagli zuccheri aggiunti. L’equilibrio è
spesso verso il malto ma può essere anche ben luppolato, influenzando
l'impronta di maltosità. Comune la presenza moderata di esteri fruttati con
frutta scura o frutta secca. Il finale varia da medio-secco a leggermente
dolce. Dovrebbe essere evidente l’alcol, ma non dominante. Diacetile da nullo a
basso, in generale non desiderabile.
In bocca: corpo da medio a
pieno, quasi masticabile. Il calore dell’alcol è spesso evidente e sempre desiderabile,
carbonazione da bassa a moderata. Struttura morbida.
Commenti: una categoria per
concorsi più che uno stile, in cui la potenza e il carattere degli esempi
variano ampiamente. Questo stile sta tra le birre a gravità normale (Strong
Bitter, Brown Ale, Porter inglese) e le Barleywine e può anche includere birre
chiare maltate o luppolate, le Winter Warmer inglesi, le Strong Dark Mild e le
più leggere Burton Ale e altre birre particolari di media gravità che non
possono essere incluse in altre categorie. Tradizionalmente è un prodotto
rifermentato in bottiglia, adatto a essere maturato a lungo.
Storia: il carattere varia,
dal momento che questa categoria riflette un raggruppamento di stili minori non
in relazione tra loro a produzione limitata. Alcune sono rifacimenti storici,
mentre altre sono moderne. Alcune discendono direttamente da stili più antichi
come le Burton Ale e altre mantengono un collegamento storico con birre del
passato. È un’idea di raggruppamento relativamente moderna, poiché questa
categoria alcolica non era insolita nei secoli passati. Non usare questa
categoria per ipotizzare relazioni storiche tra i diversi esempi: questa è una
categorie di specialità britanniche dove la specialità fa riferimento al
livello alcolico.
Ingredienti: i malti variano,
spesso basati su malti Pale, caramello e altri malti speciali. Alcuni esempi di
birra scura suggeriscono che i malti scuri (tipo Chocolate o Black Malt) sono
appropriati, anche se si devono usare con parsimonia per evitare gusti eccessivamente
torrefatti. Sono comuni le aggiunte di zuccheri e di amidacei (mais, fiocchi
d’orzo, frumento). I luppoli per aroma sono tradizionalmente inglesi.
Confronti di Stile:
sovrapposizione significativa nella gravità con le Old Ale, ma senza quel
carattere di stantio o invecchiato. È possibile un’ampia gamma di
interpretazioni, ma non dovrebbe essere ricca e forte come i Barleywine
inglesi. Più alcolica delle birre alcoliche di tutti i giorni (Strong Bitter,
Brown Ale, Porter). Ha più carattere zuccherato e di malto speciale e zuccheri
delle Strong Ale americane.
Numeri: OG: 1.055 –
1.080
IBUs: 30 – 60 FG: 1.015
– 1.022
SRM: 8 – 22 ABV: 5.5
– 8.0%
Esempi commerciali: Fuller’s
1845, Harvey’s Elizabethan Ale, J.W. Lees Manchester Star, Samuel Smith’s Winter
Welcome, Young's Winter Warmer
Tag: forte, ambrata, alta
fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia strong ale,
maltosa.
17B.
Old Ale
Impressioni generali: una ale
con forza alcolica da moderata ad alquanto significativa, maggiore delle birre
standard, anche se non forte e ricca come i Barleywine. L’equilibrio è spesso
verso il malto. “Dovrebbe essere una birra riscaldante da bere in mezze pinte
vicino ad un focolare in una fredda notte d’inverno” – Michael Jackson.
Aroma: maltato-dolce con
esteri fruttati, spesso in una miscela complessa di frutta secca, vinoso,
caramello, melassa, nocciola, toffee, sciroppo di zucchero e/o aromi da altri
malti speciali. Sono accettabili note di alcol e di ossidazione, simili a
quelle che si ritrovano nello Sherry e nel Porto. Gli aromi del luppolo non
sono di solito presenti per il lungo invecchiamento.
Aspetto: colore da ambrato
chiaro a bruno-rossiccio scuro (la maggior parte è alquanto scura). L’età e
l’ossidazione possono scurire ulteriormente la birra. Può sembrare opaca (se
non lo è, dovrebbe essere limpida). Schiuma da bassa a moderata e di colore
variabile dal crema al bruno-rossiccio chiaro, può essere influenzata
negativamente dall’alcol e dall’invecchiamento.
Gusto: maltosità da media ad
alta con una seducente complessità di nocciola, caramello e/o melassa. l gusti
di cioccolato o malto torrefatto sono opzionali e non devono mai essere
prominenti. L’equilibrio è spesso verso il maltato-dolce ma può anche essere
verso il deciso luppolato (il carattere amaro spesso dipende
dall’invecchiamento). Gli esteri fruttati da moderati ad alti sono comuni e
hanno un carattere di frutta secca o vinoso. Il finale può variare da secco a
dolciastro. La lunga maturazione può impartire gusti di ossidato simili a
quelli dell’ottimo Sherry invecchiato, Porto o Madera. La forza alcolica deve
essere evidente, anche se non sovrastante. Diacetile da nullo a basso. Alcune
versioni maturate in botte o miscelate possono avere gusti di lattico o di
brettanomiceti: è un fatto opzionale e comunque la loro presenza non deve
essere troppo la evidente. Acidità e tannini provenienti dall’invecchiamento
devono risultare ben integrati nella birra e contribuire alla complessità del
profilo gustativo e non essere dominanti.
In bocca: corpo da medio a
pieno, quasi da masticabile, anche se gli esempi più invecchiati possono avere
corpo più leggero per l’attenuazione continuata durante la maturazione. Il
calore dell’alcol è spesso evidente e sempre gradito. Carbonazione da bassa a
moderata a seconda dell’età e della maturazione. Possono essere presenti una
leggera acidità e dei tannini se maturata in botte: entrambi sono tuttavia
opzionali.
Commenti: la potenza e il
carattere variano ampiamente. La qualità predominante che definisce questo
stile è il segno del passare del tempo che si manifesta in modi differenti
(complessità, lattico, brettato, ossidazione, cuoio e vinosità, ecc.). Anche se
queste qualità possono sembrare difetti, se la birra è ancora complessa e
piacevole da bere, allora tali caratteristiche sono accettabili. In ogni caso,
queste caratteristiche non devono giustificare una birra scorretta e
imbevibile, anche se ha dei parametri che rientrano nello stile. La Old
Peculier è una birra unica nel suo genere ed è parecchio differente dalle altre
Old Ale.
Storia: storicamente è una
Mild invecchiata (quando le Mild erano birre più alcoliche). Era usata come
birra da cantina per la miscelazione o per essere bevuta tal quale (per cantina
si intende birra invecchiata o tenuta per un significativo periodo di tempo).
Ci sono oggi almeno due tipologie in Gran Bretagna: birre più leggere alla
spina che assomigliano alle mild mature di circa 4,5% e più forti che sono
spesso sui 6-8% o più.
Ingredienti: la composizione è
variabile anche se in genere è simile a quella delle English Strong Ale. Il
fattore età è il maggior responsabile del profilo finale dello stile, più
facile da gestire rispetto alla semplice produzione in se. Può essere
invecchiata in botti di legno ma non deve avere un forte sapore di barricato.
Confronti di Stile:
pressappoco sovrapponibile alle British Strong Ale e all’estremità inferiore dei Barleywine
inglesi ma sempre con le caratteristiche date dall’invecchiamento. La
distinzione tra una Old Ale e un Barleywine è approssimativa sopra i 7% ABV e
generalmente fa riferimento a maggiori caratteristiche di invecchiamento (in
particolare dal legno). I Barleywine tendono a sviluppare caratteristiche
“mature”, mentre le Old Ale mostrano maggiori caratteristiche dalla botte (lattico,
Brett, vinoso, etc.).
Numeri: OG: 1.055 –
1.088
IBUs: 30 – 60 FG: 1.015
– 1.022
SRM: 10 – 22 ABV: 5.5
– 9.0%
Esempi commerciali: Burton
Bridge Olde Expensive, Gale’s Prize Old Ale, Greene King Strong Suffolk Ale,
Marston Owd Roger, Theakston Old Peculier
Tag: forte, ambrata, alta
fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia strong ale,
maltosa, matura.
17C.
Wee Heavy
Impressioni generali: ricche,
maltose, destrinche e di solito dolci da caramello, queste birre sembrano un
dessert. I gusti secondari complessi del malto secondario e dell’alcol le
impediscono di essere una birra monodimensionale. Possono variare la forza
alcolica e la maltosità ma non deve mai essere stucchevole o sciropposa.
Aroma: maltato intenso con una
forte componente di caramello. Possono essere presenti aromi secondari
leggermente affumicati che aumentano la complessità; il torbato è
inappropriato. Il diacetile dovrebbe essere da basso a nullo. Esteri e
alcolicità sono spesso presenti nelle versioni più alcoliche. Aroma di luppolo
da nullo a molto basso e può essere leggermente terroso o floreale.
Aspetto: colore da ramato
chiaro a marrone scuro, spesso con intensi riflessi rubino. Limpida con schiuma
generosa che può non persistere a lungo. Archetti possono evidenziarsi nelle
versioni più alcoliche.
Gusto: riccamente maltato con
caramello significativo (specialmente nelle versioni più alcoliche). Possono
essere presenti cenni di malto torrefatto (talvolta percepite come un debole
affumicato) e note di nocciola che perdurano nel finale. Il torbato è
inappropriato. I gusti del luppolo e l’amaro sono da bassi a medio-bassi,
quindi la presenza del malto dovrebbe dominare l’equilibrio generale. Il
diacetile dovrebbe essere molto basso o nullo. Sono di solito presenti il gusto
di alcol ed esteri da un livello basso a moderato. Gli esteri ricordano le
prugne, l’uvetta o la frutta secca. Al palato è piena e dolce, ma il finale può
variare da dolce a medio-secco, talvolta con una leggera nota di
cereale/torrefatto.
In bocca: corpo da medio-pieno
a pieno, con alcune versioni (non tutte) che hanno una densa viscosità, quasi
masticabile. Calore delicato dell’alcol di solito presente e gradito, dal
momento che bilancia la dolcezza del malto. Carbonazione moderata.
Commenti: nota anche come
Strong Scotch Ale. I termine “wee heavy” significa “piccola forte” e fa
riferimento alla birra che ha reso noto il termine: Fowler’s Wee Heavy, una ale
da 12 ghinee. Storicamente, la birra più forte realizzata da ale scozzese con
metodo parti-gyle.
Storia: più in relazione con
le birre storiche che con le ale scozzesi moderne a basso tenore alcolico,
queste birre hanno le loro radici nelle Strong Ale del 1700 e 1800, anche se
sono cambiate le formule e le metodologie. Prodotto premium, spesso esportato.
Le versioni moderne hanno gravità iniziale e finale inferiori rispetto alle
loro antenate storiche.
Ingredienti: malto Pale ben
modificato con orzo torrefatto per il colore. Si può anche usare del malto
Crystal per aggiustare il colore. In alcune versioni può essere presente un
leggero affumicato derivante dai cereali torrefatti o da una bollitura lunga e
vigorosa. Il malto torbato non è assolutamente tradizionale.
Confronti di Stile: simile in
qualche modo ai Barleywine inglesi.
Numeri: OG: 1.070 –
1.130
IBUs: 17 – 35 FG: 1.018
– 1.040
SRM: 14 – 25 ABV: 6.5
– 10.0%
Esempi commerciali: Belhaven
Wee Heavy, Gordon Highland Scotch Ale, Inveralmond Blackfriar, McEwan's Scotch
Ale, Orkney Skull Splitter, Traquair House Ale
Tag: forte, ambrata, alta
fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia strong ale,
maltosa.
17D.
English Barleywine
Impressioni generali: un
tripudio di ricchezza di malto e gusti intensi e complessi. Corpo ricco, quasi
masticabile, con calore alcolico e piacevole fruttato o luppolato. Quando è
invecchiata può assumere gusti di Porto. Birra invernale da sorseggiare.
Aroma: molto ricco e
fortemente maltato. Le versioni più scure hanno spesso aromi simili al
caramello e le più chiare un leggero carattere di toffee. Possono avere un
fruttato da moderato a forte, spesso di frutta scura o secca, soprattutto nelle
versioni scure. L’aroma di luppolo varia da lieve a deciso ed è tipicamente
floreale, terroso o simile alla marmellata d’agrumi. Gli aromatici dell’alcol variano
da bassi a moderati ma sono morbidi e rotondi. L’intensità di questi composti
aromatici diminuisce spesso con l’età. L’aroma può avere un ricco carattere con
note di pane, pane tostato, toffee e/o melassa. Le versioni più invecchiate
hanno aromi tipo Sherry, vinoso o di Porto e in genere aromi di malto più
smorzati/attenuati.
Aspetto: colore variabile da
dorato carico ad ambrato molto scuro e perfino marrone scuro (spesso con
riflessi color rubino, che non dovrebbero essere opachi). Schiuma da bassa a
moderata, color avorio con poca ritenzione. Potrebbe presentarsi torbida se
raffreddata eccessivamente, ma in genere torna limpida e brillante con
l’innalzarsi della temperatura. Il colore può avere una grande profondità, come
se si guardasse attraverso una grossa lente. L’alto contenuto alcolico e la
viscosità possono essere visibili negli archetti prodotti facendo ruotare il
bicchiere.
Gusto: gusti forti, intensi,
complessi di malto che variano dal pane, toffee e biscotto nelle versioni più
chiare alla nocciola, tostato deciso, caramello scuro e/o melassa nelle
versioni più scure. Al palato una dolcezza di malto da moderata ad alta, anche
se il finale può variare dal moderatamente dolce al secco moderato (a seconda
dell’età). Possono essere presenti gusti di ossidato o vinosi e spesso sono
evidenti i gusti complessi dell’alcol. Fruttato da moderato a molto elevato con
caratteristiche di frutta scura o secca. L’amaro del luppolo può variare da un
minimo necessario per l’equilibrio ad una decisa presenza: l’equilibrio varia
quindi dal maltato al lieve amaro. Le versioni chiare sono spesso più amare,
meglio attenuate e con più carattere di luppolo rispetto alle versioni più
scure. In ogni caso, tutte le versioni sono tendono al maltato. Gusti di
luppolo da bassi a moderatamente alti, spesso varietà inglesi floreali, terrose
o di marmellata di arancia
In bocca: birra di pieno corpo
e quasi masticabile, con una struttura vellutata e dolcissima (anche se il
corpo può ridursi per la lunga maturazione). Dovrebbe inoltre essere presente
un calore delicato dall’alcol maturo. La carbonazione è da bassa a moderata e
in relazione all’età e alla maturazione.
Commenti: la più ricca e la
più alcolica delle moderne ale inglesi. Il carattere dei Barleywine può
cambiare in modo significativo col tempo: sia le giovani che le mature
dovrebbero essere apprezzate per quello che sono. Il profilo del malto può
variare molto e non tutti gli esempi posseggono l’intero spettro di gusti e
aromi possibili. Le varietà più chiare non possono avere i gusti di malto ricco
e caramello e neppure il tipico fruttato da frutta scura secca: non bisogna
aspettarsi gusti e aromi impossibili per una birra di quel colore. Tipicamente
scritto “Barley Wine” nel Regno Unito e “Barleywine” in USA.
Storia: per secoli sono state
prodotte Strong Ale con varie formulazioni in Inghilterra ed erano note con
varie denominazioni. I moderni Barleywine si rifanno alla Bass No. 1 che fu
chiamata per prima Barleywine nel 1872. I Barleywine erano più scuri fino a che
la Tennant (ora Whitbread) produsse per prima la Gold Label (un Barleywine
dorato) nel 1951. Di solito è la birra più forte prodotta da una birreria e
negli anni recenti sono apparsi sul mercato prodotti millesimati offerti ai
consumatori come specialità invernale a serie limitata. Lo stile originale ha
ispirato varianti in Belgio, USA e altrove nel mondo.
Ingredienti: il malto Pale di
alta qualità e ben modificato dovrebbe essere la spina dorsale, insieme a una
giudiziosa quantità di malto caramello. I malti scuri devono essere usati in
quantità molto ridotte, o per nulla, perché il colore proviene dalla bollitura
prolungata. Sono tipici i luppoli inglesi come Northdown, Target, East Kent
Goldings e Fuggles. Lievito britannico caratterizzante.
Confronti di Stile: anche se è
spesso ben luppolato, il Barleywine inglese pone meno l’accento sul luppolo
rispetto al Barleywine americano e mette in evidenza i luppoli inglesi.
Rispetto alle versioni americane, i Barleywine inglesi possono essere più
scuri, più maltati, più fruttati ed evidenziare gusti più ricchi di malti
speciali. SI sovrappone, nel range inferiore, alla British Old Ale, ma
generalmente non ha le caratteristiche vinose da invecchiamento; piuttosto
tende a mostrare i segni del tempo in modo maturo ed elegante.
Numeri: OG: 1.080 –
1.120
IBUs: 35 – 70 FG: 1.018
– 1.030
SRM: 8 – 22 ABV: 8.0
– 12.0%
Esempi commerciali: Adnams
Tally-Ho, Burton Bridge Thomas Sykes Old Ale, Coniston No.
9 Barley Wine, Fuller’s Golden Pride, J.W. Lee’s Vintage Harvest Ale, Robinson’s
Old Tom
Tag: molto forte, ambrata,
alta fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia strong ale,
maltosa.