Posizione di MoBI in relazione ai recenti cambi di assetto societario di birrifici artigianali
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Posizione di MoBI in relazione ai recenti cambi di assetto societario di birrifici artigianali

Le recenti notizie riguardanti la sinergia produttiva tra Toccalmatto e la beer firm belga Caulier e la parziale cessione del Birrificio del Ducato al produttore Duvel Mortgaat hanno chiamato il consiglio direttivo di MoBI, come tutti gli appassionati di birra di qualità, a svolgere importanti riflessioni in merito alla trasformazione che sta cambiando il panorama dei piccoli produttori italiani.

Gli eventi del 2016, con l'acquisizione di Birra del Borgo da parte di Ab Inbev, il primo colosso industriale birrario mondiale, ha rappresentato del resto un campanello d'allarme ben preciso e nemmeno il più inguaribile ottimista sostenitore dei piccoli birrifici indipendenti poteva pensare che fosse un episodio isolato.

Questi mutamenti di assetto societario, a cui ne seguiranno inevitabilmente altri, sono il segnale di dinamiche economiche ben precise. Tra le varie, la difficoltà di accesso al credito e la necessità di entrare in canali distributivi diversi da quelli tradizionalmente votati alle birre artigianali, sembrano essere le motivazioni principali che hanno spinto alcuni birrifici artigianali a cedere quote societarie a gruppi industriali.

Di fronte a questi cambiamenti, la posizione della nostra associazione non può che richiamarsi alle ragioni profonde della sua fondazione ed esistenza.

MoBI, come associazione di consumatori, ha come obiettivo prioritario la promozione del consumo di birre di qualità tramite la formazione di bevitori responsabili, attenti e consapevoli.

La qualità del prodotto finito è per noi il primo parametro di valutazione del lavoro di un birrificio, indipendentemente dal suo assetto proprietario.

D'altro canto, l'attenzione alla qualità del prodotto finito, ottenuta scegliendo le migliori materie prime e utilizzando processi produttivi che esaltino la ricchezza e profondità organolettica rifiutando l'omologazione del gusto e l'allungamento della shelf life ad ogni costo, è prevalentemente l'obiettivo dei birrifici artigianali ed è pertanto naturale che MoBI, fin dalle sue origini, guardi con più interesse al mondo dei piccoli produttori indipendenti.

Dal momento che il nostro fine primario è la tutela dei consumatori, il diritto ad un'ampia scelta tra birre diverse e la trasparenza delle informazioni sono obiettivi logicamente conseguenti. Per tale motivo non possiamo che criticare il pesante ritardo con cui Birrificio del Ducato ha comunicato il cambiamento del proprio assetto proprietario.

MoBI ha contribuito alla stesura del testo di legge che identifica i parametri per cui un birrificio può essere definito “artigianale”. Siamo tuttora convinti che la definizione di birra artigianale possa rappresentare un fondamentale strumento nelle mani del consumatore per poter  distinguere in modo inequivocabile il produttore autenticamente artigianale da chi non lo è mai stato o non lo è più e decidere di acquistare o meno una birra anche in funzione di tale aspetto.

Siamo ovviamente preoccupati da acquisizioni che rimettono quote di mercato del comparto artigianale in seno a grandi gruppi industriali soprattutto se riguardanti marchi di punta della artigianalità italiana. Nonostante le nostre preoccupazioni, come appassionati di buona birra auspichiamo ovviamente che i birrifici oggetto di acquisizione, parziale o totale, continuino a mantenere la qualità produttiva su standard elevati.

MoBI, in un momento in cui molti fattori possono disorientare e confondere sia il bevitore occasionale che l'aspirante appassionato di birre, intende rilanciare e incrementare la propria attività formativa ed educativa finalizzata ad ampliare il pubblico delle birre buone, emozionanti e di qualità.

 

Il consiglio direttivo di MoBI